domenica 24 giugno 2012
martedì 12 giugno 2012
IL POTERE DI FAR ACCADERE LE COSE L’arte del permettere
"Non importa quali siano le nostre paure o le nostre preoccupazioni, questo libro non solo ha una risposta per noi, ma può fornirci anche un semplice procedimento con il quale possiamo spingerci oltre le paure o i problemi, verso un nuovo livello di soddisfazione esistenziale."- Louise L. Hay.............................. .............................. .............................. .............................. ...QUESTO LIBRO RIVELA I PROCESSI DINAMICI PER ATTINGEREAL TUO POTENZIALE INESPRESSO DEL TUO CERVELLOE PER METTERLO AL SERVIZIO DEI TUOI DESIDERI.Uno degli aspetti essenziali della Legge dell’Attrazioneè la comprensione dell’arte del permettere. Se chiedi all’universo di darti ciò che desideri, l’universo provvederà affinché tu lo ottenga: ma ciò accadrà solo se permetti a questo processo di avvenire.Questo libro contiene i semplici indispensabili passi per permettere ai desideri di manifestarsi nella realtà della tua esistenza................................. .............................. .............................. .............................. ....“Mi aspetto che questo libro diventi per te uno di quei tesori da custodire per semprecome guida chiarificatrice per tutto quello che vorrai essere, fare o avere.” - Jerry Hicks..
Fuori quanto è brutto il tempoperò si è calmato il ventoil mio sguardo è meno freddoquesto inverno sta finendo.Ogni cosa c’ha il suo tempochi ha pazienza ne usciràvado avanti e non ci pensoquesto inverno passerà.Oggi è domenica e tu gridi istericae io qui col viso caldo per le bottementre nel mio cuore nevicaquando ti ho detto:”una come te non mi merita” ero ubriacoma mi hanno insegnato che “in vino veritas”Dove la trovi la voglia di amare?Guardare il paradiso da fuorisenza poterci entrare,parole d’amore,parole amarele prime sono sempre più raree tu continui ad urlareche non sono più piaciuto ai tuoidimenticandoti che tutto ciò è piaciuto a noi,e ora la rabbia mi imbocca di cattiveriementre lanci i piattiio prendo a calci le sediegrido:”Fatti vedere!”Non ti fa bene ciò che sono,non c’è coppia perfetta,perchè nessuno è perfetto da solo.Oggi c’è un bel cielo apertoma io non escoperchè porto solo il freddocome in inverno.Fuori quanto è brutto il tempoperò si è calmato il ventoil mio sguardo è meno freddoquesto inverno sta finendo.Ogni cosa c’ha il suo tempochi ha pazienza ne usciràvado avanti e non ci pensoquesto inverno passerà.Nella testa c’ho le immaginidi quando stavi ancora quimentre cancello le tue immaginidal mio pcL’attrazione non è sempre amore come diconodue calamite uguali a volte si respingonoE a volte vincono gli errorise servono a impararetu sei solo uno sbaglio da non rifaretolgo la vibrazione al cellulare quando dormocosì se mi chiami con te in un sognonon me ne accorgoMorto,dentro,innamorato di un ricordolottano ragione e sentimentovorrei dimenticarti al mio risvegliocome “Memento”quando dico che ora penso solo a me mento.Certo,tu mi pensi,io ti pensoma se una storia non ha fine non ha sensopenso,che pure in questo infernocon certe parole di ghiaccioti perdo come d’inverno.Fuori quanto è brutto il tempoperò si è calmato il ventoil mio sguardo è meno freddoquesto inverno sta finendo.Ogni cosa c’ha il suo tempochi ha pazienza ne usciràvado avanti e non ci pensoquesto inverno passerà.I discorsi freddi che faisi scioglierebbero nel caloredi un abbraccio,lo sai…e noi,fino a poco faci credevamo grandima mo,siamo esposti ai bei ricordimentre grandinanoE finchè dura mi accontentoquando un cielo bello arriva al culmineseguito dal maltempoe così è stato,è stato un colpo di fulminema adesso dai tuoi occhista piovendo.Una nuvola che non si sfoga,resta nera,tutto passa in frettacome una nuvola passeggerae stasera,cuore in gola,orti con le lenzuolafredde come la stagnolaperchè dormi sola.Vola in alto con la testae stai con i piedi a terradopo la tempesta ci sarà la calmatutto fermo,baby, goditi il silenzioanche questo inverno sta finendo.Fuori quanto è brutto il tempoperò si è calmato il ventoil mio sguardo è meno freddoquesto inverno sta finendo.Ogni cosa c’ha il suo tempochi ha pazienza ne usciràvado avanti e non ci pensoquesto inverno passerà.
NAMASTE
Il termine NAMASTE significa: “lo spirito che è in me riconosce lo spirito che è in te” . Quando incrociate per la prima volta lo sguardo di una persona, salutatela dicendo mentalmente “NAMASTE“: in questo modo riconoscerete che l’essere là fuori è lo stesso che avete dentro di voi.Così facendo, il vostro interlocutore riconoscerà a un livello profondo il linguaggio del vostro corpo, la vostra espressione e il vostro tono -in pratica, la vostra essenza. Anche se si tratta di un saluto silenzioso, egli recepirà in maniera più o meno consapevole il rispetto implicito del vostro saluto..
Coraggio..
Coraggio!
Credi Tu lo sai,quanto coraggio hai,cosa pensi, come agisci,quali frasi tu ti dici.E’ una spinta, un emozione,un istinto e una ragione,che ti fa sentire forte,come un Re nella sua Corte.Il coraggio è nel respiroche si espande col sospiro,è uno stato di certezzache ti avvolge con pienezza.Il coraggio è nel tuo volto,nei tuoi occhi e nel tuo corpo,nel respiro pieno e fiero,come un vero condottiero.Il coraggio è tutto qua,e puoi averne a volontà,quando ascolti, parli e agisci,e sai che questa è libertà.E se talvolta credi che,Il coraggio non sia in te,pensa a cio’ che hai affrontatoe a quanto poi lo hai amato!Rosy Falcone
SUCCEDE, A VOLTE, ED E’ COME UN’ILLUMINAZIONE.
“A volte si arriva a credere che il mondo tutto sia un’aggregazione di gente banale, noisa, superficiale, poco interessante… e ci si chiede “io che c’entro in tutto questo? Perchè il dolore del mondo me lo sento scorrere nelle vene mentre alla stragrande maggioranza delle persone scivola addosso come fosse invisibile?”, poi succede: s’incontrano le eccezioni, ci s’incrocia con qualcuno che la pensa come noi, e si apre davanti ai nostri occhi un’orizzonte nuovo, ci si sente meno aleni, e meno soli… ci si rimbocca allora le maniche e si prova, per quanto piccola possa essere l’opera di un solo uomo, a cambiare il mondo. ….”
A.Vanligt, Pensieri avvolti da un filo rosso
giovedì 7 giugno 2012
PER QUELLI DEL 1969 ......Classe 1969...o giù di lì....
Noi
che giocavamo a Nascondino a tutte le ore.Noi che ci divertivamo
anche facendo "Strega comanda color...".Noi che le femmine
ci obbligavano a giocare a "Regina reginella" e a
"Campana".Noi che bastavano due tappi per iniziare il giro
d'Italia.Noi che facevamo "Palla Avvelenata".Noi che
giocavamo regolare a "Ruba Bandiera"..Noi che i pattini
avevano 4 ruote e si allungavano quando il piede cresceva.Noi che
mettevamo le carte da gioco con le mollette sui raggi della
bicicletta.Noi che passavamo ore a cercare i buchi sulle camere
d'aria mettendole in una bacinella.Noi che ci sentivamo ingegneri
quando riparavamo quei buchi col tip-top.Noi che andavamo in due
sulla Graziella, e da piú grandi sul Ciao.Noi che il Ciao si
accendeva pedalando.Noi che suonavamo al campanello per chiedere se
c'era l'amico in casa.Noi che ogni volta che suonavamo rispondeva la
madre.Noi che pensavamo di avere segreti.Noi che i segreti li avevamo
davvero.Noi che abbiamo maneggiato sostanze chimiche come il pongo,
il DAS e la gommapane.Noi che facevamo a gara a chi masticava più
big babol contemporaneamente.Noi che se c'era un pallone e 4 alberi
era già tutto ok per giocare a calcio.Noi che se non c'erano gli
alberi si giocava lo stesso.Noi che dopo la prima partita c'era la
rivincita, e poi la bella, e poi la bella della bella..Noi che non
dovevamo far tardi.Noi che era pronta la cena proprio al momento del
calcio di rigore.Noi che passavamo pomeriggi giocando a Risiko.Noi
che giocavamo a "Indovina Chi?" anche se conoscevi tutti i
personaggi a memoria.Noi che giocavamo a Forza 4.Noi che Scarabeo non
ci piaceva.Noi che il cubo di Rubik non l'abbiamo mai finito,
perlomeno senza barare..Noi che ci scambiavamo le figurine prima
delle lezioni (e durante, e dopo..).Noi che odiavamo i PlayMobil.Noi
che avevamo la pista Polistil, e le femmine Ciciobello col disco che
frignava.Noi che avevamo le macchine filoguidate, e le femmine la
casa di Barbie con l'ascensore.Noi che con un ramo di salice facevamo
l'arco per sentirci Orzowei.Noi che a volte si litigava.Noi che 5
minuti dopo era già tutto dimenticato..Noi che nessuno sapeva le
regole del Tresette!Noi che avevamo il mangiadischi schiacciato con
il manico.Noi che le cassette se le mangiava il mangianastri, e ci
toccava riavvolgere il nastro con la penna.Noi che in TV guardavamo
solo i cartoni animati.Noi che avevamo i cartoni animati
belli...!!!Noi che litigavamo su chi fosse più forte tra Goldrake e
Mazinga (Mazinga, ovvio..)Noi che ridevamo se un amico rideva.Noi
che ridevamo se un amico piangeva!Noi che abbiamo raccontato 1500
volte la barzelletta del fantasma formaggino.Noi che le scarpe nuove
duravano una settimana..Noi che le scarpe nuove restavano pulite
un'ora!Noi che la domenica con le scarpe nuove dovevamo andare alla
messa.Noi che alla messa ridevamo di continuo.Noi che ci emozionavamo
per un bacio su una guancia.Noi che telefonavamo di nascosto.Noi che
non avevamo il cellulare per andare a parlare in privato sul
terrazzo.Noi che i messaggini li scrivevamo su dei pezzetti di carta
da passare al compagno.Noi che c'era la Polaroid e aspettavi che si
vedesse la foto.Noi che quando ritiravi le foto dal fotografo eravamo
curiosi di vederle.Noi che a scuola si andava a piedi.Noi che
scrivevamo tutti gli avvisi sul diario perdendo delle ore.Noi che il
diario ce lo tiravamo addosso, mentre le femmine ci scrivevano
romanzi d'amore.Noi che per andare alla gita scolastica di 5 giorni
dovevamo preparare i genitori mesi prima.Noi che se c'era la neve si
restava alla finestra a guardarla.Noi che come smetteva, allora TUTTI
DI SOTTO!!!Noi che non era Natale se alla tv non vedevamo la
pubblicità della Coca Cola con l'albero.Noi che tornavamo a casa
solo quando la mamma ti chiamava dal terrazzo.Noi che ai compleanni
il regalo per il festeggiato ce lo sceglieva la mamma...Noi che
facevamo il gioco della bottiglia tutti seduti per terra.Noi che alle
feste stavamo sempre col manico di scopa in mano.Noi che a carnevale
la mamma ci obbligava a vestirci da Zorro.Noi che facevamo sogni
brutti.Noi che ti svegliavi col battito di cuore a mille.Noi che
dormivamo con la luce del corridoio accesa.Noi che dal letto
guardavamo se c'era qualcuno nel buio dietro la finestra.Noi che
andavamo a letto dopo Carosello.Noi che se guardavamo tutto il film
delle 20:30 eravamo andati a dormire tardissimo.Noi che guardavamo
film dell'orrore anche se avevi paura.Noi che rubavamo la frutta
dagli alberi.Noi che la rubavamo anche se non ti andava di
mangiarla.Noi che quella che non mangiavamo ce la tiravamo.Noi che
giocavamo a calcio con le pigne.Noi che le pigne ce le tiravamo
pure.Noi che il bagno si poteva fare solo dopo le 4.Noi che a scuola
andavamo con cartelle da 2 quintali.Noi che le ricerche le facevamo
in biblioteca, mica su Google.Noi che avevamo "il libro delle
vacanze", ma i compiti d'estate non li facevamo.Noi che le
poesie non le volevamo imparare.Noi che però sappiamo a memoria
"Zoff Gentile Cabrini Oriali Collovati Scirea Conti Tardelli
Rossi Antognoni Graziani (allenatore Bearzot)".Noi che "Disastro
di Cernobyl" vuol dire che non potevamo bere il latte alla
mattina.Noi che compravamo le uova sfuse, e la pizza alta un dito,
con la carta del pane che si impregnava d'olio.Noi che non sapevamo
cos'era la morale, solo che era sempre quella..fai merenda con
Girella.Noi che a pranzo mangiavamo poco e a merenda divoravamo
scaffali di brioches.Noi che campavamo di Girella e saccottini del
Mulino Bianco.Noi che compravamo gli ovetti kinder per trovare il
puffo falegname.Noi che di politica non ce ne fregava niente.Noi che
conoscevamo solo il Presidente della Repubblica perchè c'era la sua
foto in classe.Noi che del mondo politico conoscevamo anche Spadolini
solo perchè era grassissimo.Noi che i politici non li
conoscevamo,Noi che non c'erano grandi fratelli, isole dei famosi e
fattorie..Noi che indossavamo maglie che pizzicavano.Noi che nei
giorni importanti ci vestivano con le calze bianche.Noi che le calze
bianche le odiavamo perchè erano strettissime.Noi che quando
toglievamo le calze ci lasciavano un segno mostruoso sul
polpaccio.Noi che per la comunione ci regalavano i compassi e le
calcolatrici.Noi che avevamo il mappamondo con la luce dentro.Noi che
la mamma ci metteva le toppe sui gomiti dei maglioni quando
diventavamo lisi.Noi che le toppe le volevamo mettere anche quando i
maglioni erano nuovi.Noi che avevamo tutti i capelli corti a
spazzola.Noi che a volte ci pettinavamo.Noi che odiavamo il
minestrone.Noi che non sapevamo leggere l'orologio a lancette.Noi che
però sapevamo che erano le 4 perchè stava per iniziare BIM BUM
BAM.Noi che il primo novembre era "tutti i santi", mica
Halloween.Noi che sapevamo che ormai era pronta la cena perchè c'era
Happy Days.Noi che ci emozionavamo se salivamo anche solo su un
autobus di linea.Noi che ci superemozionavamo se dovevamo salire su
un treno.Noi che credevamo che la nostra squadra era la più forte
del mondo (anche gli interisti).Noi che ci sdraiavamo sui prati.Noi
che tornavamo a casa regolarmente coi pantaloni sporchi d'erba.Noi
che fra amici eravamo tutti caratterielmente diversi.Noi che però
ora siamo qui a ricordare...
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